Il PSI di Cetraro: «Situazione intollerabile ed inaccettabile per la nostra comunità»

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito Socialista Italiano, sezione di Cetraro, dopo gli incresciosi fatti di ieri sera e l’incendio perpetrato a discapito dei mezzi di “Ecologia Oggi”.

Il comunicato del PSI di Cetraro

Un’escalation criminale inarrestabile sta mettendo a dura prova la nostra città ed a serio rischio la convivenza civile.

Una situazione intollerabile ed inaccettabile per la nostra comunità.

Appena una settimana addietro l’omicidio di Pino Corallo, avvenuto in pieno giorno e con modalità tali da non lasciare dubbi sulla matrice del gesto. Una vera ferita aperta nel cuore di una comunità che si scopre fragile, impotente, sotto scacco di dinamiche criminali che negli ultimi anni hanno mutato pelle.

A seguire, nella tarda serata di ieri, in spregio ad ogni timore reverenziale, l’incendio dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Oltre al gesto intimidatorio nei confronti dell’azienda “Ecologia Oggi”, peraltro non il primo, il danno per una intera comunità che si vede costretta a subire un pesante disservizio ed un danno che mette a repentaglio anche le più banali condizioni del vivere civile.

Oltre ad esprimere la solidarietà all’azienda colpita dal vile gesto intimidatorio, ai residenti della zona ed alle attività economiche che di riflesso hanno subito disagi e danni per l’attentato di ieri sera, come socialisti ribadiamo che è necessario una presenza più forte ed evidente degli apparati dello stato per evitare che nella comunità si generi un allarme sociale ed un sentimento di insicurezza che riporterà la città indietro di quarant’anni.

Per questo ribadiamo e facciamo nostro l’appello del Sindaco, rivolto ai cittadini chiamati a rispettare le regole di una comunità civile ed alle Istituzioni dello Stato affinché non lascino sola la nostra cittadina in cui la legalità sia quotidianità, e non eccezione.

Come socialisti daremo il nostro contributo per un’azione congiunta che veda coinvolte tutte le Istituzioni e le agenzie sociali ed educative, in modo da ricreare quel clima di “pressione sociale” sull’ordine pubblico in grado, come avvenuto in passato, di far uscire la Città dal terribile tunnel della criminalità.