Italia del Meridione, tramite un documento ufficiale, entra nel merito dell’ordine pubblico dopo gli ultimi avvenimenti accaduti a Cetraro.
Il
Tra le regole auree degli ordinamenti democratici di qualsiasi Stato, è sempre prevalsa quella relativa allo stato di diritto di un popolo di censurare comportamenti di governi e governanti non rigorosamente impegnati nella tutela dell’ordine pubblico e, ancorpiù, nella salvaguardia della vita dei cittadini di fronte all’imperversare delle orde criminali di qualsivoglia specie. Per queste ragioni, pensiamo a tutte le responsabilità morali che si potrebbero addebitare alle inadempienze di alti rappresentanti delle Istituzioni dello Stato, ai quali tante Amministrazioni comunali, negli ultimi anni, hanno chiesto autorevoli interventi per fortificare la nostra Massima Istituzione pubblica, di fronte all’imperversare progressiva e spavalda delle organizzazioni delinquenziali nella nostra città. Quest’ultima, senza alcun dubbio, vive, oggi, piegata su stessa, dinanzi ad un ennesimo ed efferato delitto mafioso, avvenuto pochi giorni fa, e ad un prepotente e disastroso incendio dei mezzi di lavoro di una Ditta di Raccolta dei rifiuti, in servizio nel nostro martoriato paese! L’intera nostra Comunità è oppressa dalla paura! E la paura toglie, finanche, le residue speranze per un immediato futuro di rinascita della nostra città e una vita prospera e serena per le nuove generazioni. Questo Partito, tuttavia, crede ciecamente nella autorevolezza costituzionale della nostra Massima Istituzione pubblica! Confida nelle capacità interlocutorie che potrebbe avere nei rapporti diretti con gli altri Organi dello Stato. Così è stato nei tenebrosi anni Ottanta, quando nella sede del nostro Consiglio comunale i più prestigiosi parlamentari del tempo interloquirono con la città, interrompendo, di netto, il predominio spietato dell’organizzazione mafiosa dell’epoca con il rigore della legge e adeguati provvedimenti strutturali. Si convochi con la massima urgenza, pertanto, il Consiglio comunale in < seduta permanente>! Non significa che i consiglieri comunali debbano passare tutta la giornata in Municipio. Più semplicemente, significa che in questa fase di emergenza, per convocare una sessione non sarà necessario rispettare i tempi classici occorrenti e le modalità di invio della partecipazione al Civico Consesso. L’Assise convocata in forma permanente servirà, tra l’altro, a richiamare tutti gli Organi dello Stato ai doveri istituzionali di loro pertinenza e, nei casi di necessità, si potrà decidere di effettuare sedute formalmente valide in tempi alquanto ristretti. La storia, da sempre, è stata per l’uomo maestra di vita! Solo dalla capacità di rendere forte e convincente la nostra Massima Istituzione pubblica, per il giusto riconoscimento dei suoi diritti costituzionali, dipende il destino presente e futuro della nostra amata città!