Cetraro nel cuore: «Tari, inaccettabile “correggere dopo” atto sbagliato. Il Presidente del consiglio…»

Dopo la seduta del Consiglio Comunale di ieri, ancora sulla Tari, arriva il comunicato delle minoranza, di “Cetraro nel cuore”.

Il comunicato di “Cetraro nel cuore”

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 4 luglio, il gruppo “Cetraro nel Cuore” ha depositato agli atti una formale contestazione sull’illegittimità della proposta di delibera posta in votazione.

La Deliberazione n. 6 del 28 giugno 2025 risulta adottata sulla base di un Piano Economico Finanziario (PEF) contenente dati errati, non coerenti con la gestione reale. Un vizio sostanziale, non sanabile con una semplice rettifica, e aggravato dall’assenza del parere obbligatorio dell’Organo di Revisione, in violazione delle norme contabili vigenti.

Abbiamo quindi chiesto di procedere con un provvedimento di revoca in autotutela, per ripristinare la legalità amministrativa. La Maggioranza e la Presidenza del Consiglio hanno tuttavia ignorato la richiesta, procedendo comunque alla votazione, con una gestione che giudichiamo irresponsabile e lesiva dell’interesse pubblico.

In considerazione del comportamento manifestato, per protesta, ci siamo visti costretti ad abbandonare l’aula.

Ricordiamo che il PEF TARI non è un atto marginale: è alla base di una tassa che grava direttamente sui cittadini e deve essere redatto con la massima precisione e trasparenza. Qualsiasi tentativo di “correggere dopo” un atto sbagliato è inaccettabile e dimostra un’arroganza istituzionale preoccupante.

IL RUOLO IMPARZIALE DELLA PRESIDENZA È STATO COMPROMESSO

Grave anche il comportamento del Presidente del Consiglio, che in due sedute consecutive ha assunto atteggiamenti di parte, impedendo la discussione all’opposizione, anticipando giudizi sul merito degli atti e minimizzando pubblicamente gravi irregolarità.

Definire come “eccesso di zelo” un vizio procedurale rilevante e attribuirsi meriti per la sua correzione, rappresenta una deriva istituzionale che non può passare sotto silenzio.

Continueremo a onorare il mandato ricevuto dai cittadini con serietà e determinazione, vigilando sulla legittimità degli atti e pretendendo rispetto per le regole democratiche.