Il gruppo “Cetraro nel cuore”, quello che da oggi rappresenta la minoranza all’interno dell’Assise comunale, ha diramato in serata un comunicato, dopo il consiglio comunale di stasera.
Il comunicato di “Cetraro nel cuore”
In un momento così delicato e cruciale per il futuro di Cetraro, avvertiamo la necessità di esprimere una profonda preoccupazione per la direzione intrapresa dall’attuale amministrazione comunale sin dal suo insediamento. Ci saremmo attesi, in questa fase, un segnale più chiaro di apertura e dialogo.
Il Consiglio Comunale d’insediamento, anziché rappresentare un’opportunità di rinnovamento e unità, ha purtroppo mostrato un approccio politico che fatica a cogliere l’importanza della condivisione istituzionale. L’occasione di costruire un autentico percorso collaborativo, a partire dalla cruciale nomina del Presidente del Consiglio Comunale, è stata a nostro avviso sottovalutata.
La presidenza del Consiglio, per la sua stessa essenza, dovrebbe incarnare terzietà, equilibrio e garanzia per tutte le forze politiche, maggioranza e minoranza. Ebbene, pur esprimendo la nostra personale stima per la figura del neo-eletto Presidente, la decisione di procedere con una scelta unilaterale, senza un confronto preventivo e calpestando ogni logica di ricerca di una figura super partes, ha rivelato un’impostazione che privilegia la logica dei numeri a scapito della costruzione di un consenso più ampio. Ci dispiace profondamente che non sia stato possibile un confronto sereno e approfondito sulla nostra proposta, che mirava proprio a rafforzare il ruolo di garanzia della Presidenza e a dare un segnale positivo a tutta la comunità.
Avevamo offerto la piena disponibilità a collaborare in questa fase di drammatica crisi che attanaglia la nostra Cetraro. Crisi economica, disagi sociali diffusi e una sfiducia crescente che mina il tessuto civico richiederebbero unità, ascolto attivo e un profondo senso di responsabilità istituzionale. La nostra mano tesa, tuttavia, è stata colpevolmente respinta.
Ci saremmo aspettati un segnale di maturità politica e istituzionale, un gesto distensivo che potesse gettare le basi per una governance inclusiva. Invece, ciò che abbiamo percepito è stato un atteggiamento di chiusura che non giova alla democrazia partecipativa.
“Cetraro nel Cuore” continuerà, con la doverosa intransigenza che il nostro ruolo di opposizione impone, a esercitare la propria funzione con integrità, trasparenza e spirito propositivo. Ma è nostro preciso dovere politico e morale denunciare, fin da subito, una linea politica che rischia di essere chiusa, divisiva e ostile a qualsiasi logica di collaborazione. Una linea che rischia seriamente di isolare le istituzioni dai cittadini e di trasformare questa legislatura in un’imperdonabile occasione mancata per l’intera collettività cetrarese.