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Cetraro: la TARSU aumenterà del 150% in periferia?

Last updated on 25 Febbraio 2017

Nei giorni passati abbiamo parlato più volte di raccolta differenziata a Cetraro, dei problemi che hanno accompagnato il lancio di questa nuova iniziativa comunale e degli incontri che hanno visto partecipi dirigenti e cittadini.

Nonostante i numerosi chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale, qualcosa ancora sembra non essere del tutto chiaro e andare contro la volontà dei cetraresi. Di seguito vi riportiamo un comunicato, giuntoci in redazione via mail dal Comitato Periferia “Differenziata”, riguardante proprio questo tema e in particolare l’aumento della TARSU in periferia.

 

COMUNICATO

Cetraro – Aumenterà del 150% la TARSU in periferia

Si è recentemente tenuto un incontro tra una delegazione di cittadini residenti in zone periferiche di Cetraro e l’Amministrazione comunale, per discutere dell’aumento delle tariffe per il  servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che verrà organizzato secondo criteri di raccolta differenziata.

L’incontro è stato propiziato da una petizione popolare, i cui promotori, con la raccolta delle firme, hanno inteso esprimere un principio: la necessità di far quadrare i conti nell’espletamento dei necessari servizi non può e non deve pregiudicare la giustizia e l’equità sociale.

Con il presente comunicato, i cittadini continuano ad esprimere preoccupazione per il repentino aumento delle tariffe  disposto per le sole frazioni periferiche di Cetraro, che comporterà un aumento dell’importo della TARSU del 150%.  Di fatti, chi oggi vive in periferia e paga già una bolletta di 40 euro, con l’applicazione delle nuove tariffe, sarà chiamato a pagarne 100. Chi invece ne paga già 100, sarà chiamato a pagarne 250. Chi ne paga già 200, sarà chiamato a pagarne 500.  Ciò posto, non sembra ne giusto ne equo, che il costo del servizio sia traslato sulle famiglie residenti nelle frazioni periferiche di Cetraro, già messe a dura prova dal recente aumento delle bollette dell’acqua (in presenza di gravissimi disservizi), e con qualità della vita più disagiata.

In particolare, il servizio di smaltimento dei rifiuti va organizzato in maniera razionale e tenendo conto delle caratteristiche delle diverse aree del paese, mentre l’onere del servizio va ripartito tenendo conto dell’offerta qualitativa dello stesso nelle diverse zone. In altri termini: se il servizio prevede come standard ottimale la raccolta porta a porta (per gli agglomerati urbani) e come standard minimale i cassonetti di prossimità (per le periferie), le tariffe dovranno essere differenziate in base al diverso standard qualitativo offerto.

I cittadini appoggiano la scelta lungimirante della raccolta differenziata, ma pretendono che sia fatta seriamente e in modo sostenibile per tutti i cetraresi. Più che le pur opportune campagne di sensibilizzazione che l’Amministrazione ha in mente, verso un tema nei cui confronti il livello di attenzione è peraltro già altissimo, è necessario che l’onere del nuovo servizio di raccolta differenziata venga ripartito equamente, affinché i cittadini percepiscano la scelta come giusta e siano invogliati a contribuire per realizzarla.

Con queste finalità, si è costituito un Comitato di cittadini che vigilerà sull’erogazione di servizi equi, sostenibili e dignitosi per tutte le famiglie cetraresi.

COMITATO PERIFERIA “DIFFERENZIATA”

(EQUITÀ, SOSTENIBILITÀ, DIGNITÀ!)

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