È vero, l’emergenza occupazionale, specialmente in questa fase storica e congiuntura economica si fa sentire sempre di più, soprattutto nel nostro territorio, dove sia le opportunità che le iniziative spesso vengono mortificate anche da un …

Futuro per Cetraro esorta il sindaco Aieta
Il gruppo giovanile promuove nuove iniziative politiche. Alla vigilia del prossimo, di quello che si preannuncia, “roventissimo” Consiglio comunale, il Laboratorio politico Futuro per Cetraro esorta il Sindaco Aieta, ad una vera ed energica azione …

Futuro per Cetraro si rinforza
Il Laboratorio politico lancia nuovi obbiettivi per il 2013. E’ tempo di bilanci e il Laboratorio politico Futuro per Cetraro lo fa sapere attraverso una nota congiunta dei suoi esponenti Federico Ciardullo e Antonio Leone. …

La tragedia sfiorata
“Il crollo del ponte “Arenazza” in località Ceramile, ha destato molti sospetti e soprattutto preoccupazione. È bastato qualche timido ma continuato piovasco a mettere in difficoltà il già fragile sistema viario cetrarese. Come raccontato da …

Futuro per Cetraro: ciò che nessuno dice
Incontri, discussioni e tavoli di concertazione hanno contraddistinto la politica degli ultimi mesi, impegnata in una “cervellotica” strategia di riposizionamento delle tanto aspirate “sedie”.
Scenario da Basso Medioevo, nel quale, si sapeva che la guerra tra Guelfi e Ghibellini era finita già da un po’ di tempo, ma non ci aspettavamo che la stessa si potesse evolvere fino a tal punto (probabilmente l’influenza fiorentina degli ultimi tempi non è stata del tutto positiva). Una contrapposizione netta tra Guelfi bianchi e Guelfi neri impegnati, questa volta, in una “guerra dei poveri” dove il semplice oggetto del contendere è un assessorato piuttosto che una delega, su uno scacchiere ormai povero di valide pedine con un Papa ormai facilmente ricattabile.
Situazione indegna, che come nei tempi ormai passati, qualifica bene i personaggi. L’inadeguatezza, la scarsa lungimiranza e il totale disinteresse verso quel compito che a loro è stato assegnato, ha determinato il completo sfilacciamento del tessuto sociale e produttivo di questo nostro amato paese. Oggi nelle “sale del potere” non si discute più dell’avvenire dei propri cittadini, ma solo ed esclusivamente dell’interesse di pochi o meglio dei soliti noti.
Si è ritornati pericolosamente in periodi bui, dove non c’è più distinzione tra i reali diritti e i reali doveri, dove quella rete di CLIENTELISMO si allarga sempre più, dove si giudica la caratura di un personaggio politico su “quante persone riesce a sistemare” e non su quanto realmente può dare in termini di sviluppo per la propria comunità. Una degenerazione pericolosa, ma al contempo veloce, di cui conosciamo già le terribili conseguenze e che di sicuro non arrecano sollievo ad un’economia già duramente colpita dalla crisi.
Un’oligarchia che non riesce a fare rinunce ma allo stesso tempo chiede sacrifici ai propri cittadini, che si permette il lusso di poter perdere mesi su strategie che sinceramente al popolo cetrarese poco importano.
Sentiamo l’obbligo morale di ristabilire quello che è il primato della politica.
Noi di Futuro per Cetraro, e rivolgiamo questo appello a tutti i giovani e meno giovani, non possiamo continuare ad accontentarci del “meno peggio”. Come ad ogni problema c’è una giusta soluzione.
Non ci interessano le strategie, le “manovre di palazzo”, a noi interessano i CETRARESI.

È ora di chiudere il “Libro dei Sogni”
Sarebbe legittimo, quanto necessario, spiegare ai cittadini per quanto ancora l’Amministrazione Comunale usufruirà del Libro dei Sogni. Spazio nel quale, ogni giorno si evocano super mosse super manovre, ma che finora non hanno prodotto alcun risultato. Non ci piace polemizzare, ma vogliamo semplicemente elencare una serie di dati di fatto.
– Il sistema di depurazione delle acque, che ancora, nonostante i sicuramente più leggeri regimi di lavoro, continua ad avere qualche problema. Al momento nulla è stato risolto, ma si è soltanto tentato di tamponare la situazione con qualche frase rilasciata qua e là, che lasciava intendere che il “problema non s’adda risolve”;
– Il sistema di distribuzione idrica, che fa letteralmente “acqua da tutte le parti” e che non lascia spazio a possibili giustificazioni. Problema ormai aperto da anni, sistema per il quale i Cetraresi (in buona parte) contribuiscono (con le tasse) annualmente, ma che effettivamente non vedono espletato un servizio di primaria importanza;
– Il PSC che sembra essersi perso in qualche non ben definito ufficio del “palazzo” e che immobilizza lo sviluppo del territorio, lasciando i cittadini orfani di un programma di ambiziosa crescita del loro comprensorio. Quale progetto per Cetraro? Quale sviluppo per il suo territorio?
– Il Porto, struttura strategica per quanto riguarda il turismo ma che rischia di perdere ogni significato se non messa in completa funzione (con regolare bando e tutte le procedure necessarie al fine del raggiungimento del risultato);
– Il decoro urbano e la viabilità che, purtroppo, ancora non hanno raggiunto un livello soddisfacente (anche se qualche timido intervento è stato fatto) ed inseriamo anche il verde pubblico (che sembra essere un argomento messo in soffitta);
– Lo sport, che purtroppo vede ipotecato il futuro a data da destinarsi navigando in acque spesso torbide ed incerte. Annunci che abbiamo ben accolto a tempo debito, ma che non hanno prodotto il risultato sperato, situazione di cui i giovani ne stanno pagando le spese;
– Finanze comunali, di cui non conosciamo alcunché e nessuno è stato mai in grado di informare i cittadini riguardo lo STATO DI DISSESTO, la mancanza di una Carta dei Servizi e di tutte quelle informazioni necessarie al raggiungimento di quel livello di “trasparenza” sperato.
Aspetto che vogliamo ulteriormente ampliare, per la delicatezza dell’argomento e che non trova alcuna giustificazione in “manovre volute da Roma o altro” ma attiene e costituisce quella parte di Debito Pubblico che tanto pesa sulle spalle dei cittadini, spesso e volentieri provocato da una cattiva amministrazione della disponibilità di cassa. Non diversa è la situazione per quanto riguarda i capitoli: IMU, nettezza urbana e servizi idrici, per i quali sembrano essere previsti in proporzione solo aumenti.
Queste sono una parte delle tante cose che dovrebbero costituire la reale “verifica”, che sicuramente interessano più dello spostamento di “pedine” in atto in questi ultimi giorni.
Non si parla più di LAVORO e di SVILUPPO DEL TERRITORIO, ma si è continuamente in clima da campagna elettorale dove anche e soprattutto gli eletti sfruttano qualsiasi situazione per continuare a promettere regalando ai Cetraresi il famoso Libro dei Sogni.
Futuro per Cetraro rinnova l’invito a tutti i Cetraresi di buona volontà, affinchè si faccia fronte INSIEME a queste gravi ma pendenti necessità non più prorogabili
Un appello rivolgiamo a tutti i Cetraresi: continuiamo a sprecare il nostro PRESENTE delegando il FUTURO a chi ha già ha mal rappresentato il nostro PASSATO!
Cetraro, servono idee poche ma chiare
Riceviamo e pubblichiamo (ndr).
“Lo scenario che ieri si è palesato durante il Consiglio Comunale non è stato dei più rosei. Assenza di parte degli organi regionali (o almeno di quelli interessati), ha fatto fallire quello che poteva essere un modo per poter far luce su una situazione che a noi ha destato sospetto già dai tempi della famosa vicenda della “guardia medica”.
C’è un cattivo costume che ha contraddistinto la Calabria per anni, ed è sempre stato quello di agire una volta che “i buoi sono usciti dal recinto” o per meglio dire “a scoppio ritardato”. Una situazione di disagio che sicuramente non è nuova, sulla quale la politica “urlante” Cetrarese dovrebbe fare un “mea culpa” chiedendosi: negli anni abbiamo fatto tutto il necessario affinchè non si arrivasse a tal punto. La capacità di analisi è stata molto chiara ma lo stesso quesito lo poniamo al riconfermato assessore della sanità del nostro comune, che in molte occasioni ha preferito il silenzio (guardia medica 2009-2010). Però, siccome ieri al di là della politica “urlante ed urlata” e di qualche passerella mondana, non c’è al momento una concreta proposta o alternativa allo, già incomprensibile, scenario delineato da Scarpelli.
Al di là dei puri tecnicismi che vedono impegnate le nostre forze politiche su campanilismi ormai decaduti o peggio ancora sull’opportunità o meno di spostare posti letto da Paola a Cetraro, la domanda che ci sorge spontanea è : si è in grado di fornire un’assistenza sanitaria regolare agli utenti?
Ci spieghiamo meglio : il vero attentato alla sanità è quello di non poter espletare dei servizi sul territorio, o almeno dei servizi di qualità tali da frenare la “spesa pazza” e “l’emigrazione sanitaria”. Li dove la Sanità è un servizio al servizio del cittadino, e alludiamo a regioni come l’Emilia Romagna e Lombardia (giusto per accontentare le tifoserie di destra e sinistra), il ridimensionamento è stato fatto a tempo debito e in misure tali da non creare questi “pasticci” creando poli ospedalieri autosufficienti. Sarebbe, dunque opportuno capire al di là dei mq disponibili e delle singole situazioni che solo i tecnici possono stabilire con certezza, quali delle strutture sia utile al fine dell’espletamento del servizio.
“Avere la botte piena e la moglie ubriaca” pensiamo non sia più possibile. O Cetraro o Paola. Rivendicare i diritti è cosa buona giusta, adempiere ad un dovere è un obbligo.”

C’è chi ancora dice : “E’ tutto nella norma”
L’estate ormai sta per volgere al termine, e con il 15 agosto (ricorrenza della Madonna dell’Assunta), si chiude un ciclo che presenta molte luci e molte ombre.
Sagre e feste di paese allietano questi ultimi giorni e vedono impegnata tutta la popolazione, che nonostante gli sforzi “Montiani”, riesce a realizzare pregevoli manifestazioni. Donne e uomini che con gran fatica e dedizione, sono riusciti anche quest’anno a portare a termine una grande manifestazione quali sono stati I Giochi dei Rioni.
Ma nonostante questo c’è chi dal “palazzo” resta immobile, quasi annichilito da chissà quale magia o particolare trauma. Scenari non ben definiti che, in un perverso “gioco delle parti” vedono maggioranza ed opposizione scambiarsi qualche battuta “qua e là”, sempre con garbo mai con troppo veemenza e ricordando il versetto del “manovratore” : “è tutto nella norma”.
Cattivi odori inebriano, ahinoi, le zone più belle della nostra città, mortificate da errori di chicchessia tecnico o responsabile di turno, ma c’è chi dice : “e’ tutto nella norma”.
Società sportive e centri di aggregazione “chiudono i battenti”, precludendo quella “valvola di sfogo” che per molti giovani hanno costituito un punto di riferimento, ma c’è chi dice : “e’ tutto nella norma”.
Nonostante le famose 171 euro di acconto per i servizi idrici (2011), l’erogazione del servizio continua a presentare gravi discontinuità con danni non poco importanti per le famiglie, ma c’è chi dice : “è tutto nella norma”.
E’ tutto nella norma, un gioco di parole tese quasi a cercare affannosamente una giustificazione rispetto a tutto quello che non va, o che comunque sembra quasi impossibile risolvere. Un tabù, un gioco delle scatole cinesi, dove ogni problema sembra nasconderne un altro ed un altro ancora. Ma noi non ci accontentiamo delle loro scuse. Siamo qui. E come disse Tucidide : “o si è liberi o si è calmi. Bisogna scegliere. Non si può essere entrambi.”
Ed è per questo che invitiamo tutti a partecipare al prossimo incontro di Futuro per Cetraro aperto ai cittadini (come da evento Facebook) il 16 agosto a Cetraro Marina alle ore 19,00.
Auguriamo a tutti un buon Ferragosto.