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L’acqua di Cetraro è inquinata

Last updated on 25 Febbraio 2017

La notizia è di quelle col botto: l’acqua di Cetraro è inquinata. E una volta tanto non si sta parlando del mare, di navi dei veleni o strani fusti di materiale sospetto nascosti sotto qualche fondale marino. Bensì dell’acqua potabile che ogni giorno sgorga dai nostri rubinetti. Bene ad oggi, proprio quell’acqua, secondo un’ordinanza sindacale, non è potabile e quindi ne è fatto divieto d’utilizzo.

Di seguito ecco il documento, pubblicato oggi sull’albo pretorio online, nella sua interezza:

 

VISTO che a seguito di analisi microbiologiche effettuate dal Laboratorio CAIFEL s.r.l., con Sede in Belvedere Mattimo, Via G Fiorillo 31Q, in data 19.10.2011 e trasmesse a questo Ente con nota fax in data 25.10.2011, alcuni campioni d’acqua prelevati dalle fontane pubbliche site in Località Porto, Via Marinella e Piazza del Popolo, nonché dalla sorgente Acqua degli Angeli, hanno evidenziato la presenza di indici di inquinamento, sia pure in modeste quantità;

CHE, al fine di consentire accertamenti tecnici e nuove analisi, ai soli fini cautelativi, si ritiene utile adottare apposita ordinanza per avvisare la popolazione interessata affinché adoperi I’acqua per soli usi igienici, evitando quindi gli usi potabili;

RITENUTO dover intervenire in maniera diretta ed immediata per evitare eventuale nocumento alla salute pubblica;

VISTO il T.U. delle leggi sanitarie 27.7.1934, n.1265;

VISTO l’art.54 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267-Testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali;

ORDINA

Alla cittadinanza residente nella Capoluogo, nelle Frazioni Sinni, Caprovinie, Castelluccio e nella Frazione Marina, a partire da Località Fiumicello a Località Lampezia, di non usare l’acqua erogata per usi potabili, potendola adoperare per esclusivo uso igienico. Tale divieto viene disposto fino a quando non verranno completati gli accertamenti tecnici ed igienico sanitari in corso e sarà revocato appena possibile con successiva ordinanza.

Il Dirigente del l Settore di questo Comune resta incaricato per la pubblicazione della presente ordinanza, secondo la vigente normativa;

Gli agenti della Forza Pubblica, I’Ufficiale Sanitario ed i Vigili Urbani sono incaricati della esecuzione della presente ordinanza.

Dalla Residenza Municipale, lì 25.10.2011

 

Nonostante quanto detto, restano però alcune domande aperte. Perché se la non potabilità dell’acqua era nota sin dal 25 ottobre è stata resa pubblica solo oggi l’ordinanza che spiega quanto occorso al sistema idrico cetrarese? La stessa domanda viene posta dall’ex sindaco Ciro Visca sulle pagine del quotidiano Calabria Ora, dove leggiamo: <<Non si capisce per quale motivo i cittadini siano venuti a conoscenza del fatto che l’acqua dei rubinetti è inquinata solo dopo dieci giorni. Una disattenzione da parte degli Uffici Comunali preposti a diffondere celermente l’ordinanza sindacale di che trattasi, che va a danno della salute dei cittadini, i quali, ignari di tutto, hanno continuato a bere acqua inquinata a loro insaputa per questo lasso di tempo>>.

E vogliamo concludere con una riflessione. Al di là di qual si voglia polemica, chi vi scrivere, se non avesse acquistato il giornale stamane ed avesse letto la notizia, non sarebbe ancora a conoscenza della non potabilità delle acque cetraresi. Ora l’interrogativo che si vuole porre è il seguente. Per una questione delicata come l’acqua potabile, non sarebbe il caso di diffondere la notizia con più celerità e mezzi più diretti? Come ad esempio delle auto che girino per le contrade ad avvisare la cittadinanza?

 

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