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Cennamo Vs don Ennio: si avvicina lo spettro del Tribunale?

Last updated on 29 Agosto 2021

Dopo le parole scritte da Giuseppe Aieta e qualche giorno di tregua, Ermanno Cennamo torna sulla questione che lo vede protagonista contro il parroco don Ennio Stamile. Circa una settimana fa, infatti, ha scritto una lettera dove dice di voler “analizzare la situazione politica che si è venuta a creare a Cetraro dopo le elezioni e sopratutto […] comunicare la mia volontà di querelare chi nei giorni scorsi mi ha offeso gravemente“. Certo, non indica esplicitamente il soggetto che a suo dire lo ha offeso, ma in molti hanno pensato che si tratti proprio di don Ennio. Come il quotidiano La gazzetta del sud, ad esempio, che ha pubblicato qualche giorno fa un articolo dal titolo “Finirà in tribunale la lite tra Cennamo e don Ennio“.

Cennamo-DonEnnioLa questione, lo ricordiamo, è nata all’indomani di una festicciola di ringraziamento organizzata sul Monte Serra dal Nuovo Patto per la Città, la lista vincitrice alle scorse elezioni comunali, e pubblicizzata attraverso un volantino che riportava la scritta “[…] a seguito della celebrazione della Santa Messa, la lista Nuovo Patto per la Città, ed in particolare i candidati della contrada, ringrazieranno tutti voi […]”. Una frase che ha spinto l’ex sindaco f.f. di Cetraro ha postare sulla sua bacheca Facebook un intervento diretto il parroco che, a suo dire, avrebbe in qualche modo “non ostacolato” l’organizzazione di una festa politica in un luogo sacro. Un intervento al quale, successivamente, don Ennio Stamile ha risposto con una lettera indirizzata ad Arthur Schopenhauer che abbiamo pubblicato integralmente qui.

La querelle è continuata, poi, sulle bacheche virtuali dei cetraresi, che hanno appoggiato chi l’ex vice sindaco e chi il sacerdote. Il battibecco, nonostante la volontà di molti di frenare una “polemica futile”, è andato avanti e ha visto il Gruppo Consiliare della lista PD- Alleanza Popolare per Cetraro, capitanato appunto da Cennamo, rivolgersi al Vescovo. Così come è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Gruppo, dove è stato postato il seguente messaggio: “Il Gruppo Consiliare ha provveduto ad inoltrare una lettera al Vescovo della Diocesi San Marco Argentano- Scalea sul caso Stamile. Nei prossimi giorni gli stessi saranno ricevuti da S.E.Mons. Bonanno“.

Prima, lo stesso Gruppo, aveva anche pubblicato un altro articoletto, dal titolo: “Don Ennio Stamile, un prete vanitoso, con il testo: “Affidiamo la nostra replica, alle civetterie intellettuali del parroco, alle nobili parole del Pontefice Francesco. “E quando un vescovo, un prete va sulla strada della vanità, entra nello spirito del carrierismo e fa tanto male alla Chiesa, fa il ridicolo alla fine, si vanta, gli piace farsi vedere, tutto potente…”( Papa Francesco). “La vanità semina inquietudine cattiva, toglie la pace. E’ come quelle persone che si truccano troppo e poi hanno paura che le prenda la pioggia e tutto quel trucco venga giù.”( Papa Francesco)”.

Mossa a cui era seguita la risposta del parroco che, in un post aveva scritto: “Cari esponenti del PD cetrarese.

ArticoloTizianaRuffoDebbo riconoscere che il vostro comunicato non mi trova affatto sorpreso, neanche ora che avete finanche scomodato Papa Francesco. Quando non si hanno argomenti e soprattutto non si riesce a rispondere ad alcune puntuali obiezioni si preferisce tagliare corto ricorrendo alle citazioni gratuite e strumentali, anche quelle che nei commenti vengono estrapolate dal Vangelo per essere puntualmente tirate in testa a qualcuno, a prescindere che questo qualcuno, in questo caso, sia io.

Un altro grande pensatore Soren Kierkegaard, amava ripetere: “quando leggo il Vangelo è per me che si parla e di me che si parla”. Dunque, anche alla luce di queste semplici e puntuali considerazioni, il Vangelo serve per chi lo legge e lo prega e non per essere tirato sulla testa di nessuno. Avevo posto alcune domande tra le quali anche quella della mia disponibilità a mettere a disposizione la sala dell’Oratorio di Ceramile per un comizio elettorale proprio alla lista appoggiata da voi. Come, credo che ciò non si possa obbiettare, ho sempre fatto in passato e per chiunque per ovviare a varie necessità anche di carattere pratico e logistico.

Le altre domande non oso neanche ribadirle perché riguardano i problemi seri della Politica della nostra città, come ad esempio il voto non libero che affligge non solo Cetraro ma tutta intera la nostra Regione. Su questi problemi e su altri che tutti conosciamo sono sempre a disposizione per un eventuale pubblico confronto. La democrazia ci concede di poter esprimere liberamente le nostre opinioni, ma credo che prima delle opinioni venga il rispetto delle persone. La calunnia, la maldicenza, le prepotenza e l’arroganza non posso non e non debbono essere tollerate soprattutto da chi riveste un ruolo politico istituzionale importante. Voglio semplicemente ricordare alla vostra labile memoria che in Calabria ho ricoperto ruoli ecclesiali importanti cercando di farlo con la massima disponibilità e libertà possibile nonostante le mie numerose fragilità. Non mi sembra che ciò sia stato motivo per “fare carriera” anzi…

Men che meno per essere motivo di vanto, chi conosce la mia storia personale, e sono in tanti grazie a Dio, lo sa bene. Un ultima precisazione: quando faccio riferimento a coloro che vedono poco, non intendo certo riferirmi alla vista degli occhi, anche se mi rendo conto che così formulata l’espressione da me utilizzata possa dare adito a fraintendimenti di sorta. Semplicemente ad un “vedere” che manca di profondità onde rendersi conto di ciò che realmente si muove nel cuore delle persone che stanno intorno.

Ciò comporta sovente un parlare senza conoscere fatti, circostanze ed eventi, che a certe latitudini e soprattutto da un punto di osservazione privilegiato qual è il mio (confessioni e colloqui con tante persone) si conoscono bene. Auspico che questa futile polemica vada a stemperarsi, anche perché potrebbe sembrare un pericoloso attaccamento a cariche e poltrone da parte dei vostri esponenti di minoranza ai quali proprio non va giù di avere perso – uno di questi mi ha chiamato per telefono questa mattina dicendo che il suo post non era rivolto alla mia persona ma sta continuando ad inserirsi di qua e di la nei vari commenti sempre facendovi riferimento – quindi un ulteriore contraddizione in termini rispetto a ciò che mi si imputa di essere carrierista…

Buon lavoro”.

È finita o terminerà tutto davvero nelle aule del tribunale?

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